Biblioteca Labronica F. D. Guerrazzi. Informazioni generali
Biblioteca Labronica F. D. Guerrazzi
La Biblioteca Labronica F. D. Guerrazzi è la biblioteca comunale di Livorno. È diretta erede della biblioteca istituita nel 1816 dai soci della Accademia Labronica. Nel 1852 fu donata al Comune di Livorno divenendo una biblioteca pubblica e nel 1923 assunse la denominazione di Biblioteca Labronica F. D. Guerrazzi. Fino alla seconda guerra mondiale la sede storica della biblioteca fu quella del Liceo Classico "Niccolini". Durante il secondo conflitto mondiale la sede fu interamente distrutta dai bombardamenti e gran parte del patrimonio librario fu evacuato in sedi periferiche ed alla Certosa di Calci. Nel dopoguerra fu individuata una nuova sede nel palazzo ottocentesco posto all'interno di Villa Fabbricotti che venne inaugurata nel 1950.
Nel mese di Luglio del 1998 la Biblioteca si è trasferita presso i Bottini dell'Olio al fine di permettere un ampio progetto di manutenzione straordinaria, restauro della Villa e di rifunzionalizzazione dei servizi bibliotecari.
La Biblioteca Labronica Guerrazzi è oggi una delle più importanti biblioteche comunali della Toscana sia per l'ampio patrimonio bibliografico posseduto sia per lo sviluppo dei servizi bibliotecari ampiamente diffusi nella città. Il patrimonio conta più di 360.000 volumi, 860 testate di periodici correnti e circa 2.500 raccolte di periodici cessati, 60.000 autografi, 204 pergamene e numerosi codici, incunaboli, manoscritti. Vi sono confluiti negli anni molti lasciti e legati oltre ai libri dei soppressi ordini religiosi. Tra i fondi più rilevanti sono da segnalare quelli della famiglia Spannocchi, degli eredi Bastogi, Caterini, Garibaldi, Michel, Delle Sedie. Di grande importanza sono anche i libri e i manoscritti di Ugo Foscolo, acquistati a Londra da Mayer, Capponi e Bastogi. Da ricordare anche l'acquisto della collezione Minutelli, ricchissima di volumi e stampe che documentano l'iconografia e la storia di Livorno.
Nel 1999 è pervenuto in comodato alla Biblioteca il fondo bibliografico, composto da circa 15.000 volumi essenzialmente di critica e narrativa novecentesca, raccolto dal Sen. Franco Antonicelli e conservato dalla omonima Fondazione.
La Biblioteca effettua attività di:
- prestito locale e interbibliotecario
- informazione e consulenza bibliografica su cataloghi cartacei, on-line (SBN e OPAC) e CD-ROM;
- informazione e consulenza bibliografica su archivi cartacei e su CD-ROM relativi a raccolte di legislazione italiana e regionale;
- attività di promozione alla lettura;
- organizzazione di mostre, incontri, presentazione di libri;
- pubblicazioni periodiche di ricerche storiche e studi di interesse locale, cataloghi dei propri fondi speciali, atti di convegni nella collana "Quaderni della Labronica";
- servizio pubblico di Internet ai Bottini dell'Olio, alla Biblioteca dei Ragazzi, all'Emeroteca e collezioni Ottocentesche di Via del Toro.
Un particolare sviluppo ha avuto negli ultimi anni il processo di informatizzazione dei dati bibliografici relativi al patrimonio posseduto dal Sistema bibliotecario provinciale attraverso l'istituzione di un CED (centro elaborazione dati) che ha provveduto anche ad istituire un collegamento con il Sistema bibliotecario nazionale (SBN), cui aderiscono oltre 1200 biblioteche italiane. Il CED fornisce, attraverso un elaboratore IBM 9221/130, con sistema operativo IBM VM/ESA ed un apparato di dispositivi per la trasmissione dei dati remota (circa 15 collegamenti urbani ed extraurbani), la possibilità di partecipare in modo attivo a questo progetto nazionale. La gestione dei dati avviene mediante un database relazionale IBM SQL/DS sul quale è improntato un applicativo che lavora mediante standard LU 6.2, permettendo lo scambio di informazioni tra le biblioteche ed il centro della rete SBN che è l'ICCU del Ministero dei beni culturali con sede a Roma. I 40 terminali e personal computer (in emulazione 3270) collegati al CED e dislocati nelle varie srutture della Biblioteca Labronica servono sia per la gestione dell'applicazione prima descritta che per la gestione del materiale minore.
Dal 1997 è in funzione anche un catalogo collettivo delle biblioteche comunali della provincia di Livorno, promosso e realizzato dalla Biblioteca e finanziato con un accordo di programma dalla Amministrazione provinciale e da 14 Comuni livornesi. Tale catalogo è consultabile attraverso Internet all'indirizzo http://opacprov.comune.livorno.it/easyweb/lip/ricerche.html. Il catalogo contiene circa 250.000 notizie bibliografiche e documentarie ed è integrato con cataloghi dell'Archivio storico comunale e con il Catalogo dei beni culturali.
La Biblioteca Labronica F. D. Guerrazzi è organizzata su diverse sedi decentrate sul territorio, sedi che, pur svolgendo attività in parte specializzate, offrono tutte anche servizi bibliotecari generali. La Direzione della Biblioteca Labronica F. D. Guerrazzi è in via del Toro, 8.
La Villa è attualmente sottoposta ad un intervento di manutenzione straordinaria e di restauro ed è stata completamente liberata nel corso della prima metà del 1998 di tutto il patrimonio bibliografico e dei servizi bibliotecari, che sono stati trasferiti ai Bottini dell'Olio. È rimasto funzionante al piano terreno il Centro elaborazione dati.
Via del Forte San Pietro, 15
I Bottini dell'Olio sono una pregevole struttura commerciale costruita dai Medici agli inizi del XVIII secolo come deposito di olio e merci varie per le navi di transito. Ristrutturata negli anni Ottanta ospita oggi al primo piano, su 2000 metri quadri, il patrimonio prima conservato in Villa Fabbricotti. Offre tutti i servizi bibliotecari generali compresi i servizi di magazzino. È sede della Sala Bastogi e Ugo Foscolo. La Sala Bastogi prende il suo nome dal Conte Pietro Bastogi, bibliofilo e collezionista di autografi che insieme al figlio Gioacchino mise insieme una delle più belle autografoteche d'Italia. La raccolta comprende circa 60.000 documenti e abbraccia un arco temporale che va dalla metà del XV secolo agli inizi del XX. Venne donata dagli eredi della famiglia alla Biblioteca nel 1923. Nella Sala sono inoltre presenti numerosi codici manoscritti provenienti dai fondi degli ordini religiosi (San Sebastiano, Cappuccini, ecc.) e da donazioni di privati (Spannocchi, Caterini, ecc.). Vi è anche custodito il cosiddetto "Diplomatico di Livorno", raccolta di pergamene attestanti la presenza di istituzioni civili, assistenziali e religiose sul territorio livornese a partire dagli inizi del XIII secolo. Per quanto riguarda il materiale a stampa, di particolare rilievo è la collezione di incunaboli e cinquecentine, oltre ad edizioni sei-settecentesche particolarmente rare e preziose.
Sala Ugo Foscolo
La Sala raccoglie manoscritti autografi, volumi postillati, opere critiche di e su Ugo Foscolo. Di questo fondo fanno parte sia quei documenti che Pellico spedì in Svizzera e che Foscolo portò con sé in Inghilterra, sia quelli che egli mise insieme durante il soggiorno inglese, oltre a diversi manoscritti creduti dispersi e ritrovati grazie all'opera del Mazzini. Alla morte del poeta, la figlia Floriana affidò tutto il materiale al canonico Miguel Riego, il quale prese accordi con Gino Capponi, Enrico Mayer e Pietro Bastogi per la vendita e nel 1837 i documenti furono spediti in Italia. Nel 1844 si decise di affidarli all'Accademia Labronica, ed in seguito allo scioglimento dell'istituzione passarono da questa alla Biblioteca Labronica. I manoscritti sono ora raccolti in 51 volumi e comprendono diverse redazioni delle Grazie, gli esperimenti di traduzione dell'Iliade, studi preparatori per le tragedie di Aiace e di Edipo e per le Lettere scritte d'Inghilterra, scritti politici ed un vasto epistolario.
Tra le opere a stampa sono presenti alcuni volumi che facevano parte della Biblioteca del Foscolo e riccamente postillati, come l'Iliade, la Divina Commedia, nell'edizione livornese del Poggiali del 1807, e i cinque volumi del Vocabolario degli Accademici della Crusca del 1763.
Villa Maria (ingresso Via Redi, 22 - Via Calzabigi, 54)
È una sezione specializzata in storia locale con una ricca documentazione iconografica e svolge i relativi servizi bibliotecari specializzati e generali.
Il centro è collocato in Villa Maria all'interno di un parco posto tra via Redi e via Calzabigi. L'edificio, di pregevole aspetto, risale alla fine del Settecento ed è stato completato con ampi rimaneggiamenti nel corso dell'Ottocento.
Il Centro è una sezione specializzata in storia locale con un vasto patrimonio che comprende:
- collezioni iconografiche di particolare importanza quali la raccolta di stampe Minutelli
- materiale bibliografico per circa 5000 volumi di storia locale
- raccolte di 300 periodici storici livornesi
- fondi di notevole valore per gli studiosi quali: le carte del Vivoli, A. S. Mangini, E. Rossi, i manoscritti del Guerrazzi e di Angelica Palli Batrolommei
- la raccolta delle edizioni livornesi antiche dal XVII secolo al XIX
Tra le opere più famose ricordiamo l'edizione (la terza in ordine di tempo dopo quella parigina) dell'Ecyclopedie di Diderot e d'Alambert e il celebre libro di Cesare Beccaria "Dei delitti e delle pene", pubblicato per la prima volta a Livorno nel 1764 e di cui si conservano numerose edizioni antiche successive.
Il Centro è collegato con rete informatica al CED della Labronica ed al Sistema bibliotecario nazionale SBN e con linea commutata ad Internet.
Villa Maria (ingresso Via Redi, 22 - Via Calzabigi, 54)
La sede di Villa Maria ospita anche il Centro di documentazione sull'antifascismo e la Resistenza che si occupa di reperire ed organizzare il materiale documentario e le memorie relative al periodo della seconda guerra mondiale. Il Centro si avvale anche di collaboratori esterni per le ricerche storiche e fa parte della rete degli Istituti storici della Resistenza. L'orario al pubblico è lo stesso di quello del Centro di documentazione di storia locale.
Castelleto di Villa Maria
All'interno del parco della Villa Maria, lato via Calzabigi, nel caratteristico "Castelletto", ha sede il Museo mascagnano che raccoglie cimeli, testimonianze, documenti della vita e delle opere del grande musicista livornese Pietro Mascagni. Il materiale esposto riguarda in particolare i periodi da lui trascorsi a Livorno ed in Toscana, le sue opere più famose, l'attività didattica e quella di direttore d'orchestra; comprende anche gli scritti non musicali, tra i quali una notevole collezione di autografi.
Via del Toro, 8
L'Emeroteca e Sezione bibliotecaria è una nuova struttura bibliotecaria nel cuore del quartiere storico della Venezia, al primo piano di un grande edificio quadrilatero risalente al secondo decennio del XIX secolo in quella zona dove sorgeva il Rivellino di San Marco. Oggi il palazzo è significativamente sede proprio delle grandi collezioni ottocentesche costituenti il nucleo più ricco di tutto il patrimonio della Biblioteca Labronica. Attualmente vi sono stati collocati circa 40.000 volumi. È qui inoltre raccolto e conservato un patrimonio emerografico costituito da 830 testate di periodici e quotidiani correnti e da circa 2500 titoli di periodici cessati il cui valore storico culturale risulta assai pregevole. Il patrimonio emerografico corrente è presente con pubblicazioni sia a carattere generale che specifico con la possibilità di consultare banche dati su CD.
La sezione è collegata con rete informatica al CED della Labronica ed al Sistema bibliotecario nazionale.
Chalet nel parco di Villa Fabbricotti (Viale della libertà, 30)
La Biblioteca dei Ragazzi, posta in un caratteristico chalet all'interno del parco di Villa Fabbricotti, è una delle più conosciute biblioteche cittadine sia per le attività rivolte al mondo della scuola sia per l'ampia collezione di testi per ragazzi e per la prima infanzia.
La sezione possiede 8.400 volumi di narrativa, saggistica, enciclopedie rivolte in specifico alle esigenze di lettura e di ricerca dei ragazzi fino al primo biennio delle medie superiori. Esiste anche un settore specializzato per i genitori nel loro rapporto con i figli.
La Biblioteca dei Ragazzi cura anche un originale progetto on line di scrittura creativa per ragazzi, i cui racconti sono pubblicati direttamente in Internet e sono consultabili sul sito: http://opacprov.comune.livorno/wraga/indexra.htlm.
Pagina creata il 1999-07-23. A cura di Vanni Bertini, Graziella Casarin.
URL: http://opacprov.comune.livorno.it/labron/info.htm