Comune di Livorno Biblioteca Labronica
 
L'Ascensore

Appena cercò di uscire, si accorse che l'ascensore si era bloccato; cercò di forzare la porta per aprirla , ma non ce la fece , perché c'era qualcosa dall'altra parte dell'ascensore che teneva la porta chiusa come se fosse sigillata.
Carletto ebbe un attimo paura, poiché pensava che dall'altra parte ci fosse qualche mostruoso essere; Carletto aveva ormai perso qualsiasi speranza di uscire da quell'ascensore maledetto.
Ad un certo punto sentì un rumore e la porta come per magia si aprì.
Appena mise la testa fuori, vide che non era andato né nel presente, né nel futuro, ma era su un pianeta sconosciuto. Sentì che faceva un freddo enorme fuori e che un essere umano non poteva resistere per più di 2,3 giorni in quelle condizioni. Cercò qualche persona che lo potesse aiutare , ma quello stranissimo posto dove era capitato , gli sembrava deserto. Pensando a come poter resistere a quel freddo, si accorse che la sua unica speranza era quella di aggiustare l'ascensore per poter tornare sulla terra.
Mentre cercava di aggiustare l'ascensore, si accorse che era impossibile per un bambino di 8 anni aggiustare un ascensore, anche perché non aveva mai visto l'interno di un ascensore prima di quel giorno.
Ad un certo punto, sentì uno strano rumore ; sembrava la voce di sua madre che urlava:
<AIUTO !! NO , NON VOGLIO MORIRE COSI' , QUI NON C'E' MIO FIGLIO!!> a quelle parole, Carletto corse subito in contro a sua madre , ma avvicinandosi vide che non era li sua madre, ma era solo una specie di proiezione che sembrava provenire da casa di Carletto.
Appena venne interrotta la proiezione misteriosa , Carletto aveva un enorme voglia di tornare a casa.
Intanto si fece notte e Carletto dovette cercare un riparo e lo trovò facilmente: era una grotta buia dalla quale provenivano degli strani rumori.
Vide nella grotta una fioca luce gialla che non capiva da dove proveniva.
Dopo breve, si accorse che c'era uno strano scimmione che ad una prima occhiata parve buono. Carletto gli chiese se sapeva aggiustare gli ascensori e lui rispose che nel suo pianeta di provenienza lui era una tecnico di ascensori.
Dopo una notte passata insieme, tornarono all'ascensore, e lui con pochi colpetti nei punti giusti, lo aggiustò.
Carletto portò lo scimmione nella propria casa, e poi andò a casa sua.
La mamma era preoccupatissima appena lo vide, gli chiese subito che cosa gli era successo e Carletto gli spiegò tutto ciò che gli era successo, gli disse anche della proiezione di origini sconosciute , ma lei non sapeva niente di tutto ciò.

Scritta da Alessio Cortopassi, anni 12

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