Questa è la storia di un prato. Il Prato era nato tanto tempo fa. Non si ricordava quanti anni potesse avere. Il Prato aveva visto passare tante di quelle stagioni!!! Pioggia, neve, vento lo avevano solcato, il sole lo aveva arso d'estate e scaldato d'inverno, la luna, con il suo sorriso... lunatico, lo aveva salutato infinite volte. Vi siete mai chiesti perché esistono i prati? Semplicemente perché, altrimenti, la terra sarebbe troppo brutta e scura? No, ci sono ragioni molto più importanti e segrete... Questa storia ve le racconterà! Sparsi qua e là sulla Terra esistono dei Prati magici. Un Prato magico aspetta che passi sopra di lui, volando nel cielo, qualcosa... Qualcosa di importante, qualcosa di bellissimo, qualcosa che renda speciale il prato ed anche tutti coloro che, prima o poi, lo attraverseranno in una passeggiata o vi si stenderanno sopra a guardare le stelle. Il Prato della nostra storia era antichissimo: sapeva che il momento stava per arrivare. E così, in una splendida mattinata primaverile...
((Massimiliano Roveri))
Il Prato Magico appariva come un tappeto verde pieno di fiori in boccio e in crescita, piante e alberi in gemme o in fiori, per poi trasformarsi in frutto. In quella mattina, la natura, collaborando con il sole, si stava preparando all'estate. Poco più tardi...
Katia Tinacci, 11 anni, Scuola G. Rodari
... comparve nel cielo un piccolo folletto a cavallo di un aspirapolvere. L'aspirapolvere, che non funzionava tanto bene, si inceppò, facendo cadere a picco il Folletto sul Prato. Egli, rialzandosi, si guardò attorno e vide una grande quercia: era affascinato dal posto su cui era caduto.
Francesca Belcari, Letizia Farinelli, Beatrice Cosimi, Marzia Gregori, 11 anni,
Scuola M.B. Alberti
Guardandosi meglio attorno, capì di essere arrivato proprio nel posto che cercava. Non appena il Folletto fece un passo...
il Prato Magico si sentì come nuovo, attaccato da una forza benefica e potentissima. Il Folletto parlò: "Attento! Vi è un pericolo in agguato! Non farti ingannare dal Grande Evento! Il Folletto scomparve. Qualche giorno dopo, quando ancora il Prato rifletteva su che cosa intendesse dire il Folletto con quella frase, il rombo di un tuono interruppe l'allegria dei fiori sul prato, il cielo divenne nero, si udì un forte vento e quindi una risata malefica. Il Grande Evento era arrivato...
Valerio Vagelli, 11 anni, Scuola G. Rodari
Il Prato capì subito il motivo della scomparsa del Folletto: egli era fuggito, dopo aver riparato la sua aspirapolvere magica, perché aveva paura del Grande Evento.
Susanna Gambino, Giulia Barbieri, Chiara Olmi, 11 anni, Scuola M.B. Alberti;
Marco d'Avola, 11 anni, Scuola G. Rodari
Sì, il Grande Evento era arrivato: sopra al Prato vi era un nuvolone nero, che prima o poi avrebbe scaricato tutta la sua potenza. Su di lui. Si udì un tuono, ed uno scroscio di pioggia acida impallidì i colori del Prato. Dal nuvolone uscì una Strega Fantasma che gridò:
- Attento, sono io il Grande Evento!- Improvvisamente il Prato si trasformò in un gigantesco tappeto volante che, senza volerlo, si dirigeva verso la Strega Fantasma...
Elena Bianchi, Lavinia Caprini, Maria Boschetti, 11 anni
Scuola M.B. Alberti
In Realtà
il Folletto buono che era scomparso si era andato a nascondere e stava studiando alcune pozioni magiche per aiutare il Prato.
Giulio Antonelli, 11 anni
Scuola M.B. Alberti
Aveva preparato, nella sua casa sotto un albero di quercia, un gran calderone pieno di ingredienti magici, su cui
pronunciò le parole magiche: - Polvere di stella, profumo di luna, date la forza dell'amore al Prato per sfidare la cattiveria! Pim, Pum, Pam! -
Erica Casalini, Nunzia De Falco, Eleonora Rosi, 11 anni
Scuola M.B. Alberti
La strega fantasma aveva rapito il prato magico per diventare ancora più forte grazie ai poteri di quest'ultimo, ma non poteva farlo senza utilizzare anche la magia del Folletto. Allora, mentre stava tirando su il grande Prato Magico, vide il Folletto sotto la quercia e posandolo sopra il nuvolone, si diresse verso il Folletto e la ricatto così:
- Buon giorno, signor Folletto, come sta?-
Gli domandò la strega fantasma.
Il Folletto rispose:
- Non molto bene, se tu mi stai vicina! -
La strega un po' seccata gli dice:
- E va bene! Se è così, arriverò subito al punto! Io ti propongo un patto: se tu mi darai un po' di magia, io ti darò indietro il Prato! -
- Ma io come posso crederci? Non so se dici la verità! E da una come te bisogna aspettarsi solo bugie! - disse il Folletto.
Rispose la strega: - Ora mi stai veramente seccando! Porterò via il tuo prato!-
E così fece... E il Prato sparì!!
Roberta Miserini, 11 anni
Scuola G. Rodari
Allora il Folletto, per aiutare il Prato, chiese informazioni agli animali della foresta. Tutti gli dissero di non sapere dove fosse stato imprigionato; soltanto il signor gufo che è nottambulo, aveva visto la strega fantasma dirigersi a nord, insieme al prato. La mattina dopo il Folletto si fece coraggio e, grazie alle indicazioni del gufo, si recò verso il castello della strega, a cavallo della sua aspirapolvere. Dopo parecchie ore di viaggio, vide il cielo oscurarsi, gli alberi ondeggiare per il forte vento e, dalla fitta nebbia, vide spuntare il castello...
Carlotta Demi, Milena Bellagotti, 11 anni,
Scuola M.B. Alberti
In mezzo alla nebbia stava svolazzando su una scopa anche Puzza
, il nipote della strega, che andò a sbattere contro il Folletto! Entrambi cascarono a terra, si rialzarono e si parlarono. Puzza, che era contrario alle cattiverie della zia, aiutò il Folletto. Intanto
, il Prato, prigioniero, aveva un 'giramento d'erba'. Le sue radici erano diventate rosse perché erano senza un vestito. Non capiva più niente di quel che stava succedendo. La strega prese il Prato e lo portò nel giardino, in cui c'era una grande varietà di piante. Dopo un po' arrivò il Folletto, che, con la sua polvere magica, cercava di portare via con sé il Prato. Ma la strega disse: - Fermo, cosa fai?!- E il Folletto: - Sto cercando di riportare il Prato al suo posto - - Ma io non te lo permetterò - - E perché no? Non pensi a tutte le persone che hanno voglia di fare un picnic, e al povero Prato che presto morrà senza la sua terra!- La strega ribatté: - Taci, stupido sciocco!- E scagliò contro di lui un potente raggio di luce che lo avrebbe bruciato. Ma ecco che Puzza riparò con il suo corpo il Folletto, e così venne colpito. Sua zia, che in fondo aveva un cuore, corse a soccorrerlo. Per fortuna era ancora vivo; allora la strega, vedendo suo nipote che si era sacrificato per il Prato, si polverizzò e si confuse con il Prato stesso. Il Prato, d'un tratto, si ritrovò con Puzza ed il Folletto sulla collina. E da quel giorno tutte le persone che ci passano sopra si sentono speciali.
Marzia Gregori, Federica Ciulli, Loredana Iualè 11 anni
Scuola M.B. Alberti