Giacomo Pilota aveva appena evitato per un pelo di schiacciare due poveri pedoni sulle
strisce. E ora, stava per attraversare a tutta velocità un incrocio con il semaforo rosso. Giacomo Pilota voleva sempre andare veloce, e voleva sempre arrivare primo.
Anche se nessuno aveva mai capito dove dovesse arrivare! Sfrecciava per le strade di città e di campagna dalla mattina alla sera, e non si stancava
mai. E non scendeva mai dalla macchina! Ancora una volta evitò per un pelo un incidente, e si gettò verso l'autostrada. Ma improvvisamente accadde qualcosa di strano: più accelerava e più la macchina...
rallentava! Che stava succedendo? - 'Dovresti smetterla, Giacomo' - Disse una voce metallica. - 'Io mi sono proprio stufata di correre!' -
Giacomo si spaventò: la sua macchina gli aveva parlato, e non voleva rispondere ai comandi. Come era possibile? Giacomo avrebbe anche potuto sopportare che una automobile cominciasse a parlare,
ma se voleva parlare doveva anche correre! La voce riprese: - 'Caro Giacomo, evidentemente a correre in continuazione senza andare in nessun
posto devi esserti dimenticato che ci sono molte altre cose interessanti! Oggi andremo dove dico io, altro che autostrade! E soprattutto, andremo lentamente...' -
Giacomo svenne, mentre la macchina impazzita prendeva una stradina sterrata... Testo di Massimiliano Roveri |