Aveva appena terminato di riempire il cestello della lavatrice con i panni che avrebbe dovuto già lavare il giorno prima. Selezionò il
programma e qualche secondo dopo la lavatrice iniziò il suo monotono rumore quasi assordante. Il cestello iniziò a girare. Lui era seduto lì davanti su una delle sedie di quella loro piccola cucina. Guardava il cestello
girare. E girava e girava, e lui lo guardava con la stessa attenzione con la quale si gustava uno dei suoi film preferiti. Lo guardava quasi come se ne fosse stato ipnotizzato. Iniziò a pensare, a viaggiare con la
mente, a far rimbalzare da parte a parte tutti i neuroni che aveva in testa. Si azionò, proprio come aveva azionato la lavatrice.
Testo di Maurizio Roveri |