Comune di Livorno Biblioteca Labronica
 
14-18 Anni: La Pazzia di Vincent Van Gogh

Vincent dormiva. Theo gli passò amorevolmente la mano sulla fronte, e solo quando vide la fasciatura leggermente sporca di sangue ebbe un brivido.
Theo aveva appena parlato con il Dottor Vigneron, del manicomio di Saint Rémy: gli aveva detto che suo fratello, Vincent Van Gogh, pittore fallito, uomo fallito, era semplicemente pazzo. E' quasi naturale che un pazzo compia atti di autolesionismo: tagliarsi l'orecchio era una conseguenza quasi naturale, date le condizioni mentali di Vincent...
E intanto Vincent sognava.
Sognò di una città oltre le stelle, abitata da sfere di luce intelligenti. Sognò una strana collina vicina a Saint Rémy, la Collina del diavolo, la chiamavano. Sognò una notte stellata.
E sognò, ancora, la Voce: "Devi aprire la porta, Vincent. Solo tu puoi farlo. Solo tu hai la mano, i colori, le emozioni. Devi dipingere, Vincent, facci entrare, dipingi la notte stellata..." Vincent rabbrividì. Vide Theo, suo fratello, accanto al misero letto d'ospedale. La Voce, ancora una volta. C'era ancora, era stato inutile anche tagliarsi l'orecchio. Entrò nella stanza il dottor Vigneronh.
E la voce si fece sentire ancora più acuta...

Testo di Maurizio Roveri

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