Comune di Livorno Biblioteca Labronica
 
Sherlock Holmes e il Mostro di Loch Ness

La storia si svolge, in Scozia, nei pressi di un lago, conosciuto come il lago di Loch Ness.
Presso il lago c'è un castello, abitato da un vecchio signore e dalla nipote, e nel quale si racconta sia nascosto un favoloso tesoro. Un giorno il vecchio signore decise di uscire in barca sul lago, lasciando la nipote nel castello.
La ragazza, improvvisamente, da una finestra, vide il nonno riverso sul fondo della barca, apparentemente morto.
Spaventata, corre al telefono, cercando di Mr. Sherlock Holmes. A casa Holmes squilla il telefono, risponde il dottor Watson: " Pronto ? Chi è? Chi desidera ? "
" Cerco Mr. Holmes "
" Si, lo chiamo subito "
" Sherlock, al telefono !! "
Sherlock Holmes, incuriosito, risponde al telefono: " Pronto? Con chi parlo? "
Gli risponde una voce femminile, terrorizzata, che chiede aiuto. " Certo, arriviamo subito, non si preoccupi, arriviamo subito " cerca di tranquillizzarla, Mr. Holmes.
Sherlock Holmes ed il suo assistente, Watson, si dirigono immediatamente verso il luogo indicato dalla ragazza.
Arrivati sul posto, i due trovano una giovane, di circa 18 anni, spaventata, che tra le lacrime, racconta quanto è successo: " Tremendo! Tremendo! Mio nonno è morto, temo sia morto di paura, vedendo il mostro del lago " Sherlock, dopo aver recuperato la barca, e portato a terra il corpo del pover uomo, sospetta che questi non sia morto di paura, ma per qualche altro motivo.
Il famoso investigatore, nonostante i pochi indizi, aveva invece già intuito tutto e sospettava un altro colpevole. Mr. Holmes torna a casa, riflettendo sugli indizi raccolti. Intanto, il prof. Moriarty (antagonista mortale di Mr. Holmes) era giunto al castello, vicino al lago, alla ricerca del famoso tesoro nascosto. Il luogo, dove era nascosto il tesoro, era difeso da un passaggio segreto, cui si poteva accedere attraverso una porta, oltre la quale c'era un corridoio, pavimentato con mattonelle contraddistinte dalle lettere dell'alfabeto.
Per passare oltre, bisognava saltare di mattonella in mattonella, componendo la parola Loch Ness: da qui si giungeva ad una porta, con cento serrature. Per aprire la porta, bisognava usare una chiave, nascosta nel grande salone, al piano terreno del castello, all'interno della zampa di una poltrona. La chiave poteva essere usata per sole dieci volte, cambiando dieci delle cento serrature, fino ad indovinare la serratura giusta. Indovinata la serratura giusta, si apriva una scala, che dava accesso ad un altro corridoio, chiuso da un muro fatto di grosse pietre. Una sola pietra era possibile rimuovere: oltre quella pietra stava la grotta nella quale era nascosto il famoso tesoro.
Per un puro caso il prof. Moriarty, arrivando al castello, dopo molti, inutili tentativi di trovare il tesoro, ormai stanco si era seduto proprio sulla poltrona, dove era nascosta la famosa chiave che consentiva di aprire la porta con le cento serrature.
Proprio mentre Moriarty, scoperta la chiave, superato il primo ostacolo - il corridoio pavimentato - è impegnato nella individuazione della serratura giusta, arriva nel castello anche Sherlock Holmes, alla ricerca d'altri indizi sulla misteriosa morte del vecchio proprietario del castello.
Sherlock Holmes, conoscendo le cattive abitudini di Moriarty, si insospettisce della sua presenza.
Moriarty sfida Holmes alla individuazione della serratura giusta, ed in cambio si impegna a rivelare il mistero della morte del vecchio proprietario del castello.
E' Holmes a trovare la serratura giusta e Mr. Moriarty è costretto a confessare di essere lui il colpevole della morte del vecchio signore. " Volevo impossessarmi del tesoro, confessa Moriarty. Così ho costruito un falso mostro ed appena il vecchio è uscito in barca l'ho spaventato, fino ad ucciderlo.
Ucciso il vecchio, sono venuto al castello, sperando di trovare il tesoro, ma, maledetto Holmes, mi hai rovinato tutto " Moriarty è così arrestato ed il tesoro trovato da Holmes finirà in eredità alla giovane nipote del vecchio proprietario del castello.

Scritta da Bonfrisco Maria, Gambacciani Claudia, Masini Tommaso, Pagni Lorenzo, Rubini Mattia
Editor: Masini Tommaso
Classi VA e VB Scuola Elementare "Albertelli-Brin".

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